È il mattino pieno di tempesta
nel cuore dell’estate.
Come bianchi fazzoletti d’addio viaggiano le nubi,
il vento le scuote con le sue mani viaggianti.
Cuore innumerevole del vento
che palpiti sul nostro silenzio innamorato.
Ronzando tra gli alberi, orchestrale e divino,
come una lingua piena di guerre e di canti.
Vento che porti in ratto rapido il fogliame
e devii le frecce palpitanti degli uccelli.
Vento che l’abbatte in onda senza spuma
e in sostanza senza peso, e fuochi inclinati.
Si rompe e si sommerge il suo volume di baci
combattuto sulla porta del vento dell’estate.
Pablo Neruda
Questo libro mi era stato regalato dal mio primo e credo unico grande Amore… mi aveva ispirato tanto, lo amo!
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Anche io è un libro che amo tanto. Buona serata!
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Oh, Neruda, e poi, e sempre…. Neruda. Ciao Marilena!
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E’ vero, Neruda anche se lo leggi mille volte riesce sempre a regalarti un’emozione nuova. Grazie Natale, buona serata!
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